Le piccole associazioni di volontariato
interessate ai DSA (A.S.D., Beautiful Mind, DI.RE. FA.RE., Dislessia, un limite
da superare, L’orto del sapere, Relessica e SOS dislessia Altavaldicecina,
Associazione di volontariato Harahel) si sono riunite per ottenete dei
chiarimenti scrivendo all'ufficio IV (DSA) del MIUR in merito ad alcune questioni spinose.
Ecco la gentile risposta del professor
Guido Dell’Acqua:
“Tengo a precisare,
comunque, che l’interlocutore più adatto per i vostri quesiti dovrebbe essere
la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, nella persona di uno dei
Dirigenti Tecnici lì presenti, che sono la fonte della normativa che mi
chiedete di commentare e/o interpretare. Comunque.
- Cosa si intende per
compensazione dello scritto con l'orale? Una media matematica dei voti? O una
media ponderata? Oppure che il voto positivo dell’orale annulla quello negativo
dello scritto?
Mi sembrava di avere già
risposto a questa domanda. Dal vocabolario Treccani:
compensare v. tr. [dal lat.
compensare, propr. «pesare insieme, uguagliare nel peso», comp. di con- e
pensare, intens. di pendĕre «pesare»] (io compènso, ecc.). – 1. Dare a una
persona l’equivalente di quanto ha fatto o perduto o sofferto; retribuire,
risarcire, indennizzare: c. un operaio per il suo lavoro; c. con denaro, con un
sorriso, con un semplice grazie; c. in natura; c. d’un danno patito; c. del
disturbo; quella piccola gioia lo compensò di tante amarezze. Con compl.
oggetto della cosa per cui si dà il compenso: c. le spese sostenute; c. un
lavoro, una collaborazione, un articolo; c. un favore; chi mi compenserà la
fatica? 2. Pareggiare, bilanciare, ristabilire l’equilibrio supplendo a un
difetto: c. una differenza, una perdita; gli introiti compensano le spese; il
suo buon cuore compensa la scarsa intelligenza. In medicina, neutralizzare con
un compenso: c. un vizio cardiaco. 3. Negli sport subacquei, con uso assol.,
eseguire l’atto della compensazione (v.). ◆
Part. pass. compensato, anche come agg. e s. m., con accezioni partic. (v. la
voce).
Io penso che il significato
che fa al caso nostro è al punto 2: la prova orale compensa lo scritto in
quanto ristabilisce l’equilibrio supplendo a un difetto. Quindi quelle parti
che nella prova scritta risultavano deficitarie possono essere rivalutate alla
luce della prova orale. Matematicamente parlando, si tratta di fare l’unione e
non l’intersezione.
- La dicitura “parziale
compensazione dello scritto con l’orale” è accettabile? Se sì, cosa significa?
La compensazione sarà
parziale se nella prova orale l’alunno non riesce a compensare appieno le
lacune evidenziate nella prova scritta. Non riesco a trovare o capire un altro
significato.
- Anche se ormai la
distinzione tra scritto non ha più senso di esistere ai fini della valutazione
finale, è corretto che in materie tradizionalmente orali il maggior numero di
verifiche sia fatta in forma scritta o può essere considerato penalizzante per
gli studenti DSA che ottengono risultati nettamente migliori nelle performance
orali?
Certo che è penalizzante.
Per gli studenti con DSA andrebbe garantita la possibilità di svolgere le
verifiche in forma orale per quelle materie (per es. Storia, o Diritto) che
hanno in pagella una votazione solo orale.
- In che modo una famiglia
può conoscere i descrittori che hanno concorso alla valutazione di ogni singola
prova? Le griglie di valutazione per le verifiche dei DSA devono essere
pubblicate? I genitori e gli alunni possono chiedere all’insegnante che sia
mostrata loro?
La normativa non prevede
che siano pubblicate le griglie di valutazione che i docenti usano per
correggere le valutazioni scritte. La cosa migliore da fare è chiedere al
singolo docente di visionare le verifiche e capire con lui come ha corretto. Al
limite, si può fare una richiesta di accesso agli atti per avere copia delle
verifiche.
Riguardo la didattica delle
lingue classiche:
- sappiamo che il greco e il latino non sono più equiparate alle lingue moderne, ma vigono gli strumenti compensativi, dispensativi e valutativi delle altre materie, tra cui la dispensa dallo studio mnemonico. La dispensa riguarda anche paradigmi, declinazioni e coniugazioni o queste vanno comunque studiate a memoria?
- sappiamo che il greco e il latino non sono più equiparate alle lingue moderne, ma vigono gli strumenti compensativi, dispensativi e valutativi delle altre materie, tra cui la dispensa dallo studio mnemonico. La dispensa riguarda anche paradigmi, declinazioni e coniugazioni o queste vanno comunque studiate a memoria?
Come per qualsiasi materia
che non rientra tra quelle menzionate nelle linee guida, va privilegiata
l’applicazione delle regole piuttosto che la loro memorizzazione. A mio
personale giudizio le tabelle con le declinazioni e le congiunzioni andrebbero
fornite a tutti coloro che ne avessero bisogno (ma ripeto, qui parlo come Guido
Dell’Acqua).
- È possibile per gli studenti
dislessici utilizzare schemi, tabelle e mappe come supporto tanto durante le
verifiche scritte e le traduzioni in classe, quanto durante le interrogazioni
orali?
Secondo me sì.
Riguardo al fascicolo
personale allegato al documento del 15 di Maggio per gli Esami di Stato:
- Esso è obbligatorio?
- Esso è obbligatorio?
Rimando per questi quesiti
all’ Ordinanza Ministeriale n. 11 del 29/5/2015 (circolare sugli esami di
stato) relativa agli esami di stato dell’anno scorso (in allegato). Quella per
gli esami di quest’anno è in corso di redazione, mi dicono, e comunque
ricalcherà in massima parte questa. L’art. 6 si intitola “Il documento del
Consiglio di Classe”, che evidentemente quindi è obbligatorio.
- Cosa deve contenere
esattamente?
E’ tutto scritto nel già
citato art. 6, che al comma 2 dice, testualmente: “Tale documento del consiglio
di classe indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del
percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli
obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe
ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami, con specifico
riferimento alla terza prova e al colloquio. Il documento terrà conto, inoltre,
delle modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica
(DNL) in lingua straniera è stato attivato con metodologia CLIL.”
- Le eventuali griglie
usate nel corso dell'anno per valutare i lavori degli studenti DSA e BES devono
essere allegate?
Ovviamente sì, all’art. 23
(Esame dei candidati con DSA e BES), comma 1, si legge, testualmente: “La
commissione d’esame … considerati gli elementi forniti dal consiglio di classe,
terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,
adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di
apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di
valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati. A tal fine il consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011.”
Più chiaro di così… quindi è essenziale che al documento del 15 Maggio siano allegate le prove svolte dai candidati DSA durante l’anno scolastico e le griglie di valutazione usate per correggerle.
individualizzati e personalizzati. A tal fine il consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011.”
Più chiaro di così… quindi è essenziale che al documento del 15 Maggio siano allegate le prove svolte dai candidati DSA durante l’anno scolastico e le griglie di valutazione usate per correggerle.
- La commissione può
decidere di non tenerne conto e non far usare allo studente DSA o BES gli
strumenti compensativi, dispensativi e valutativi? In base a quale criterio?
A mio giudizio, no.
Commetterebbe un illecito, facilmente impugnabile di fronte ad un Tribunale
Amministrativo Regionale”.
Ringraziamo
l’Ufficio IV per la gentilezza che sempre dimostrano e presto contatteremo i
dirigenti tecnici della Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici per
ulteriori chiarimenti.
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