
Come Associazione che interviene per il diritto allo studio , vogliamo essere chiari nel comunicare ai genitori che ci seguono, quali sono le notizie "REALI" senza cadere nel errore di pubblicare cose che non sono vere o che terrorizzano , noi genitori che facilmente ci facciamo influenzare DA link o dai messaggi che ci arrivano nei cellulari.
a questo link che vi alleghiamo potete leggere tutta la riforma della buona scuola, dobbiamo essere coscienti di vedere con i propri occhi ciò c'è ci propinano e non abbassare la testa solo perchè lo dice chi per lui/lei.
16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunita' promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parita' tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cuiall'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predettodecreto-legge n. 93 del 2013
non c’è alcun riferimento all'inserimento nei programmi scolastici della teoriaGender. Molti insegnanti, ma anche spesso genitori preoccupati, mi segnalano delle vere e proprie catene di Sant’Antonio che, girando sui social e su altri mezzi di comunicazione, stanno creando un allarmismo assolutamente infondato”.Il ministro dell’Interno Alfano invece, non ci sarebbe da preoccuparsi perché la circolare del ministro Giannini sul “consenso informato” dei genitori eviterebbe l’educazione gender nelle scuole. La soluzione della circolare ha ricevuto anche il plauso dei vescovi, con il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che ha sottolineato come il consenso informato restituiscaalla famiglia il primato sull'educazione dei figli. Monsignor Galantino, come riporta l’Ansa, ha inoltre affermato che la Buona Scuola "è un passo in avanti perché la nostra nazione è troppo abituata alla stagnazione".“L’equivoco – spiega – nasce forse dall'articolo con il quale è previsto, testualmente, che “il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”.Ma come si vede, la Buona Scuola promuove la sensibilizzazione contro la violenza di genere, contro le intolleranze, per il rispetto delle pari opportunità tra uomo e donna. Principi che sono e che devono diventare patrimonio comune di tutta la società. Nessun riferimento alle tematiche sbandierando le quali stanno partendo assurde crociate contro la riforma.
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