Prestare attenzione ai bisogni (richieste dirette e indirette) dei propri figli così come saper riconoscere i segnali (più o meno evidenti) di stanchezza e/o infelicità. Non ci poniamo come insegnanti che propongono attività preconfezionate, abbiamo un compito assai più difficile: osservare e comprendere. Come ballerini che si muovono al suono della musica, noi ci mettiamo in sintonia con le loro necessità, offrendo ciò che chiedono (stimoli, calma, approfondimenti, silenzio, conforto…). Il ritmo di apprendimento e la sintonia familiare vanno di pari passo, a volte è semplicissimo farli funzionare, altre un po’ meno.
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